Papier mâché e pietra leccese. 

La pasta di carta come la pietra leccese: lavorata dall’uomo e poi dall’acqua e dal vento.

A) Corrispondenze tra la pietra leccese e la pasta di carta. Considerazioni sui due materiali.

B) Dalla conoscenza acquisita delle possibilità creative dei due materiali, scelta e studio di alcuni

bassorilievi dell’architettura salentina, con attenzione a quelli lavorati da vento e acqua. Si chiede

di fotografare particolari di bassorilievi nella città di Lecce, poi insieme si valuterà se ne è

possibile la riproduzione in pasta di carta.

C) Realizzazione in pasta di carta di blocchi di pietra leccese.

D) Realizzazione di bassorilievi ispirati a quelli studiati.

E) Nozioni di illuminotecnica per la presentazione ottimale delle opere in rilievo.

Al termine del corso i lavori realizzati vengono presentati in una mostra al Castello

Carlo V.

Realizzazione di uno spazio immaginario come una baia, dove dal mare escono blocchi

di pietra leccese, in ognuno dei quali è stato scolpito un bassorilievo.

Come se i ragazzi avessero scolpito in grande la pietra.